Avevamo tante cose da raccontare: i progetti interrotti e ripresi, il vissuto del lockdowon, la ripartenza, la speranza… I post su facebook ci sembravano però poco incisivi, le immagini troppo statiche, i comunicati stampa lontani dal nostro modo di esprimerci.

Dopo alcune riflessioni abbiamo pensato a una telecamera! L’idea di raccontarci attraverso un breve video fatto di parole, musica e immagini ci è sembrata efficace, originale e divertente. Avevamo tutto l’occorrente: bravi attori, scenografie curate e reali, colonna sonora e sceneggiatura preparate dai ragazzi stessi. Mancava un regista, qualcuno che raccogliesse e fondesse tutti questi elementi per tradurli in emozioni. Così nei nostri centri è entrato Paolo Santamaria con telecamera, microfono e intensa empatia. Il giovane marsicano, già noto al grande pubblico, è riuscito a cogliere la parte più intima dei nostri ragazzi, e inseguendo ogni singolo dettaglio ha dato corpo al nostro racconto…